venerdì 16 settembre 2011

Roma - Montebello Sul Sangro (CH)




Questa estate abbiamo affrontato diversi spostamenti con le bambine.

All’inizio del viaggio di solito Giulia chiede notizie sul viaggio, ascolta i discorsi di mamma e papa’ che concordano le fermate intermedie e dopo guarda il panorama per tutto il viaggio perché’ a questo punto Beatrice inizia lo spettacolo.
Senza alcun filo logico, senza nessun ragionamento dietro, Beatrice comincia e apre la bocca per parlare/urlare/cantare/mangiare/recitare/giocare. E non smette fino a quando non siamo arrivati.
In ordine sparso molte volte ripetute nel tempo, incrociandosi più’ volte ecco il suo repertorio.

Vena patriottica cantando a squarciagola l’inno d’Italia:
FLATELLI D”ITTALIA, L”ITTALIA SE’ TESTA, NEL LEGNO DI SCIPIO SI E’ INCINTA LA TESTA....... mamma ma come fa a limanele incinta con la testa????”

Vena bucolica: “GLAZIE MADLE TELLA PEL LE PATATINE FLITTEGLAZIE MADLE TELLA PE LE FLAGOLE

Vena puffo brontolone: “IO ODIO IL TLAFFICO,... IO ODIO IL CALDO, ....IO ODIO IL LUMOLE DELLE MOTO”

Vena festaiola cantando [sempre a squarciagola] “TU SCENDI DALLE STELLE” in piena estate, recitando tutte le poesie dell’anno – Alla mia mamma, Al mio papa’, E’ Pasqua, E’ Natale...

Vena sanremese: “VOGLIO UNA FESTA, VOGLIO UNA SAMBA...” “VOGLIO UNA FESTA, VOGLIO UNA SAMBA...” “VOGLIO UNA FESTA, VOGLIO UNA SAMBA...”

Vena giocosa: “CHI VEDE, VEDE ... UN ALBELO? – ECCOLO LI’ HO VINTO IO SONO TLOPPO FOLTE”

Vena Ciuchino di Shrek “MAMMA, QUANDO ALLIVIAMO?.......SIAMO ALLIVATI?........ SIAMO ALLIVATI?” .... silenzio e schiocco di bocca finale - uguale a ciuchino.

Il tutto e’ innaffiato da grandi risate [le sue] e calcetti al sedile anteriore [leggi al centro della mia schiena].
Ogni tanto Giulia mi guarda e mi dice comincia ad avere mal di testa: allora intervengo io e propongo delle pause con degli snack dove Beatrice sfoggia la sua vena mangiareccia “MAMMA VOLLEI PE FAVOLE: - LE PAPATINE, LA PIZZA, I BISCOTTI E LA GOMMA DA MASTICALE.. ... SI, PLOMETTO DI NON MANDALLA GIU’’” –

In ogni viaggio Beatrice beve almeno due bottigliette di acqua – e nel frattempo noi riposiamo le orecchie.
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Fino a quando non imparerà’ a parlare con il diaframma.

3 commenti:

  1. Ricordo la disperazione dei miei quando ero piccola. Appena salivo in macchina parlavo, parlavo, parlavo. E dire che tendenzialmente sono stata sempre una timdona!

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  2. Dai, che forza! Vi tiene semplicemente svegli!
    Grazie per il commento di ieri ... mi hai fatto piangere ....

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